Trasporti
“Non saranno sufficienti le scuse da parte dell’Astral, sul ritardo nel comunicare interventi urgenti sulla Cassia Veientana, a calmare l’ira dei pendolari. Infatti i lavori di manutenzione per ripristinare l’impianto di illuminazione nella galleria Montelugo, che si stanno svolgendo in questi giorni, stanno causando gravi rallentamenti al traffico con conseguenti disagi per tutte quelle persone che, quotidianamente, dopo una giornata di lavoro a Roma tornano nel viterbese. Già i collegamenti stradali da Viterbo a Roma non sono né rapidi né diversificati- l’alternativa è solo l’autostrada- se si aggiungono anche i rallentamenti causati dai cantieri, ecco che i tempi di percorrenza di allungano dai 20 a 50 minuti, con conseguenti e giustificati malumori dei viaggiatori. Se non bastasse, il sistema di trasporti su rotaia fa acqua da tutte le parti: basti pensare ai treni che servono la tratta Roma – Viterbo perennemente in ritardo e quanto mai desueti e sporchi, oppure, non ultimo, all’odissea dei pendolari della Roma- Lido che venerdì scorso, a causa di un guasto al treno, sono stati costretti a scendere sui binari e percorrere a piedi un tunnel, per poi dover trovare un mezzo alternativo per tornare a casa. Se si aggiungono gli scioperi del settore del trasporto pubblico locale che si susseguono in queste settimane – il prossimo è stato convocato per venerdì 2 ottobre e interesserà i lavori Atac e quelli di Roma Tpl, quindi stop a metro e treni per tutta la giornata – ecco che l’odissea dei pendolari non ha mai fine. Per questo ho predisposto una interrogazione rivolta al presidente Zingaretti e all’assessore Civita per sapere se ritengano opportuno ripensare una programmazione che veda i lavori di manutenzione delle strade, svolgersi durante il weekend o nelle ore notturne, così da ridurre al minimo rallentamenti e ovvie difficoltà ai viaggiatori in entrata e in uscita dalla capitale e se ritenga, non solo in vista del Giubileo, programmare un rinnovamento delle linea ferroviaria Roma -Viterbo, così da non rendere i collegamenti da e per la capitale un inferno quotidiano per i pendolari”.