Bilancio
“La legge di stabilità regionale approvata in commissione è stata migliorata grazie all’intervento delle forze di opposizione ma continua a contenere una norma sulle prestazioni sanitarie che consideriamo fortemente vessatoria nei confronti dei cittadini. Per effettuare fuori dal Lazio prestazioni a rischio non appropriatezza, che la Regione individuerà all’interno di un ampio elenco, sarà obbligatorio chiedere l’autorizzazione alla propria Asl di appartenenza con il rischio di allungare molto i tempi di attesa e creare forme di discriminazione rispetto ai residenti di altre regioni nonché di eccessiva discrezionalità tra le diverse Asl. Una norma che riteniamo pericolosa, a cui ci siamo opposti e che la maggioranza non ha voluto sopprimere ma è stata costretta, anche attraverso alcuni miei emendamenti, a fissare tempi certi per la risposta da parte delle Asl, stabiliti in non più di 20 giorni, e a considerare il tema del silenzio –assenso in materia sanitaria che sarà approfondito quando la discussione approderà in aula dopo Natale. E’ stato accolto e approvato, inoltre, un altro mio emendamento per evitare il ripetersi nel Lazio di assurdità come quelle delle cartelle pazze sull’evasione ticket che ha mandato in tilt migliaia di famiglie stabilendo che la Regione, tramite le Asl, fornisca comunicazioni puntuali sull’iter, la tempistica e le finalità delle procedure amministrative che intende intraprendere. Con la salute dei cittadini non si scherza”.