Regione
“Esprimiamo preoccupazione per il sequestro di prodotti caseari di aziende laziali che riportano sull’etichetta l’aggettivo ‘romano’ in quanto ciò sarebbe lesivo del marchio Pecorino romano Dop”. A dichiararlo, in una nota, i consiglieri regionali del Lazio Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Riccardo Valentini. “Come ha giustamente sottolineato l’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann di cui va apprezzata la tempestività nel denunciare questa vicenda, siamo di fronte – proseguono i consiglieri regionali – a dei prodotti presenti sul mercato prima della registrazione del Pecorino romano: alcuni di essi, come la Caciotta romana, sono riconosciuti come prodotti tradizionali anche dalla Regione Lazio. Il tempo della pazienza è davvero finito, ci sono aziende sottoposte a continue vessazioni. È necessario avviare l’iter procedurale per uscire dal Consorzio del Pecorino romano Dop e creare un marchio di qualità proprio di questa Regione, anche per combattere una situazione che ha del paradossale. I requisiti di qualità e tipicità ci sono tutti – spiegano Panunzi, Sabatini e Valentini – Chiediamo all’assessore Hausmann di farsi promotore di questa azione che avrebbe anche il pregio di respingere le prepotenze e le ingiustizie che subiscono le aziende laziali. Non si possono colpire le imprese del nostro territorio per tutelarne altre. Tra l’altro lo scorso maggio, raccogliendo le richieste delle aziende laziali, in Commissione Agricoltura è stata approvata una risoluzione che impegna la Giunta a prevedere interventi nel settore ovicaprino, proprio a cominciare dai produttori di pecorino romano. Bisogna attivarsi presso il Ministero al fine di ottenere una deroga per il prodotto ‘pecorino romano del Lazio’. Partendo da questo strumento, è giunta l’ora di tutelare al meglio le aziende del nostro territorio. Chiederemo, infine – concludono Enrico Panunzi, Daniele Sabatini e Riccardo Valentini – un’audizione in Commissione al Presidente Daniele Fichera per approvare una risoluzione sul tema”.