Il collegato alla legge di stabilità, approvato in Consiglio regionale dopo una maratona di 27 ore, è un mostro giuridico della giunta Zingaretti e della sua maggioranza. La scranno vuoto di Zingaretti è l’emblema di una compagine litigiosa e inconcludente giunta al capolinea che in questi giorni si è distinta per una folle schizofrenia giuridica. Il testo snello di pochi articoli arrivato in commissione, è diventato un disorganico provvedimento omnibus in cui, solo grazie al lavoro delle opposizioni in commissione e in aula, è stato possibile inserire norme con qualche impatto utile a cittadini, Comuni e imprese del Lazio. Attraverso miei emendamenti sono state approvati interventi rilevanti in materia di sociale, sanità, agricoltura, casa: i cittadini di Monte Romano potranno finalmente acquistare le proprie case, senza limiti di sede o residenza; è stato incrementato di 100mila euro il fondo di sostegno al reddito riservato alle persone disabili che hanno aderito a progetti di percorsi di vita indipendente; ampliato il periodo di addestramento per i cani da caccia, esigenza molto sentita dalle associazioni di categoria. Ancora: vengono trasferite ai Comuni le funzioni in materia di concessioni su superfici e spiagge lacuali ed è stata introdotta una norma importante sul reddito agricolo a tutela dei giovani imprenditori agricoli. Sono inoltre soddisfatto per la norma presentata sempre dalle opposizioni, che non ho esitato a sostenere, con cui finalmente si sanzionano le assenze degli assessori alle sedute di commissioni e di Consiglio, un intervento di buon senso per evitare che in futuro si verifichino altri imbarazzanti casi di assessori come Ravera. Ancora una volta con serietà e coerenza siamo riusciti ad ottenere provvedimenti nell’interesse del nostro territorio e dei cittadini, nonostante l’inadeguatezza della Giunta Zingaretti e della sua sgangherata maggioranza che, fortunatamente, tra qualche mese faranno le valigie