Sicurezza
“La polizia locale di Viterbo figlia di un Dio minore. Il Comune ha abbandonato gli agenti del territorio al proprio destino lasciando irrisolte tutte le problematiche del corpo. A cominciare dal nuovo regolamento di polizia locale che l’amministrazione si ostina a non adeguare alla nuova normativa regionale, in vigore dal 2016, che uniforma tutti i comandi e i servizi del Lazio. Ho presentato, a tale proposito, un’interrogazione alla giunta Zingaretti che ha confermato la persistente inadempienza del Comune di Viterbo, seppur in compagnia di altre amministrazioni poco diligenti. Ridicolo, però, è apparso il tentativo sterile della Regione di giustificare queste amministrazioni poco solerti, appigliandosi al carattere meramente ordinatorio dei termini di legge. Una Regione seria dovrebbe pretendere che le proprie leggi siano rispettate da tutti, senza creare discriminazioni territoriali tra soggetti che svolgono le medesime funzioni. A pagare il prezzo sono gli agenti di polizia locale e i sindacati lamentano scarsa attenzione delle istituzioni su ogni fronte. E’ una denuncia sacrosanta a cui ci uniamo ricordando che, a livello nazionale, sono in corso le trattative per il rinnovo contrattuale della pubblica amministrazione; l’atteggiamento negligente del Comune rischia di ledere l’immagine della polizia locale di Viterbo e di danneggiare donne e uomini del corpo dal punto di vista economico e di inquadramento giuridico. Gli agenti della Tuscia chiedono aiuto, Michelini e Zingaretti se ne lavano le mani”.